Rispetto a 25/30 anni fa oggi è molto più frequente vedere due coniugi che si separano. Nonostante alcune difficoltà oggettive, è probabile che ora marito e moglie badino meno al pregiudizio della gente e pensino a ricercare una felicità e serenità che in coppia non vivono più.
Quello che però ancora accade raramente è vivere una separazione equilibrata. Se non viene gestita, questa fase assume le sembianze di un vero e proprio dramma, non solo per i diretti interessati ma anche per tutte le persone coinvolte, a partire chiaramente dai figli e dalla famiglia.
Tra i nostri clienti, questo è sicuramente un argomento di fronte al quale ci troviamo con una buona frequenza. Spesso infatti supportiamo coppie, anzi famiglie, nell’affrontare nel modo più armonioso possibile questo delicato passaggio.
Come? Insegnando quali atteggiamenti avere e quali comportamenti esaltare o evitare, specialmente in presenza di figli, che sono poi gli attori non protagonisti che ne subiscono maggiormente le conseguenze.
Il metodo WeFamily prevede 5 punti chiave per gestire al meglio una separazione in famiglia
- Ricordarsi di essere comunque una famiglia: può finire il sentimento e possono addirittura nascere nuove famiglie con nuovi compagni, ma due coniugi che si separano e che insieme hanno messo al mondo dei figli devono ricordarsi che saranno sempre legati l’uno all’altra, almeno fino a quando i figli non diventano maggiorenni e indipendenti. Che piaccia o no, dovranno comunque avere un dialogo utile alla crescita dei loro ragazzi e avere una comunicazione positiva è sicuramente meglio.
- Non criticare l’altro in presenza dei figli: la separazione di due genitori per i figli è sempre un momento difficile, specialmente perché si trovano in mezzo a due fuochi. Quello che marito e moglie devono evitare è sicuramente dare la colpa all’altro o criticarlo davanti ai figli perché la critica è sempre mossa da un aspetto emotivo e soprattutto è generata solo da chi in quel momento la esprime, nella maggior parte dei casi in assenza dell’altro. Così facendo però, si rischia di far provare ai figli dell’astio e del risentimento verso il genitore criticato che molte volte non può difendersi perché appunto non è presente
- Non insultare, offendere o dare epiteti: è molto importante prestare attenzione all’uso delle parole che vengono dette nei confronti dell’ex coniuge. Insultarlo, offenderlo e apostrofarlo non è di sicuro la mossa migliore perché è un modo per denigrare l’altra persona e metterla in cattiva luce davanti agli altri, ma soprattutto non è un buon esempio per i figli che potrebbero poi assumere lo stesso atteggiamento nelle loro relazioni sentimentali o di amicizia.
- Non vendicarsi: molto spesso capita che la separazione sia un continuo gioco di vendetta tra le parti a cui si ricorre alzando i toni, usando gesti verbali e non verbali molto pericolosi e tenendo comportamenti poco equilibrati. Anche questo non è un buon esempio e sicuramente porta a ben poco
- “Comprare i figli” con regali: la competizione tra i due coniugi molto spesso sfocia in una sorta di gara a chi compra più regali ai figli. Se per caso uno dei due fa un dono al figlio, quasi sicuramente l’altro nel giro di poco tempo si presenterà a sua volta con un regalo ancora più grande in termini di valore economico. Quello che però non sanno è che ai figli stessi non importa nulla di tutto ciò perché la loro posizione sarà sempre piuttosto scomoda e soprattutto non di parte per uno e per l’altro. Questo è proprio quello che ci dicono nella maggior parte dei casi i figli dei genitori separati durante i nostri corsi.
INIZIA ADESSO IL PERCORSO VERSO LA TUA FAMIGLIA CONSAPEVOLE
COMPILA IL FORM E PRENOTA LA TUA CONSULENZA GRATUITA